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Laminato Pergo, quando il pvc sfida il legno

Il laminato Pergo ha tutte le qualità per rappresentare una valida alternativa al legno, sia per ambienti domestici che pubblici.

E’ distribuito in Italia dall’azienda Area Pavimenti. Io lo commercializzo nella Riviera Ligure di Levante. Una scelta di qualità assoluta, motivata dalla serietà e dal prestigio del marchio.

laminato pergoPer prima cosa, Pergo è Made in Belgium ed è dotato di tutte le certificazioni europee che ne attestano la qualità e la non pericolosità per la salute delle persone.

L’azienda è parte del gruppo Mohawk Industries Inc., sede a Calhoum in Georgia, Stati Uniti, è leader mondiale del settore, con stabilimenti in Nord America, Europa, Asia e Australia.

Il brand, inoltre, è sinonimo di innovazione e ricerca in tema di semplicità di posatura, caratteristiche dei materiali e pregio e qualità estetiche. Lo attestano i circa 500 tra brevetti e richieste di brevetti in tutto il mondo.

Alcuni esempi? Il PerfectFold™ 3.0 per una posa estremamente facile, il TitanX™ Advanced per un’ineguagliabile resistenza all’usura ed EndlessPlank™ per l’estetica.

Il pvc garantisce un’estrema versatilità di soluzioni. Un esempio viene dalla nuova gamma Sensation, che ridefinisce la concezione di laminato.

Oltre a una migliorata resistenza all’acqua, che lo rende perfetto anche per essere posato in bagno, Sensation è un’autentica rivoluzione in termini di estetica e di resa.

Le venature profonde e realistiche valorizzano i decori dalle tonalità attuali e dalla resa straordinaria, in grado di valorizzare ogni ambiente, dal rustico al più elegante.

L’inedita bisellatura a pressione, brevettata, prolunga il decoro fino in fondo all’incavo: esattamente come una vera plancia di legno. Un effetto incredibilmente convincente (e una migliore protezione dall’acqua rispetto alle classiche bisellature fresate).

Le caratteristiche del laminato, la disponibilità pressoché infinita di formati, colorazioni ed effetti – piastrella, legno, pietra – rendono questo materiale una soluzione di grande impatto visivo anche per i rivestimenti.

Insomma, il laminato è tutt’altro che il parente povero del legno, ma solo un modo diverso di concepire l’ambiente.

Gli americani e il Duca Federico da Montefeltro

Cosa c’entrano i costruttori di case in legno americani con il DucaFederico da Montefeltro? Probabilmente niente. Seguitemi.

Qualche sera fa, ho visto un interessante programma su Travel & Living. Parlava di case in legno, costruzioni pazzesche in luoghi pazzeschi sulle Montagne Rocciose del Canada e degli Stati Uniti.

Le abitazioni venivano costruite in zone talmente impervie, che a volte non c’erano neanche le strade per il trasporto dei materiali. A un certo punto, un autotreno si è dovuto fare trainare da una ruspa gigante per consegnare il carico: tronchi d’albero alti decine e decine di metri.

Mi ha colpito l’abilità delle maestranze nel tagliare, sagomare e modellare, con le motoseghe, la materia prima: tronchi pesanti tonnellate.

I lavori venivano eseguiti in loco, perché i cantieri dovevano essere chiusi in pochi giorni. Alla fine, come nei film, tutto andava tutto a posto, nonostante il verificarsi di qualsiasi forma di imprevisto, compreso l’arrivo dell’ispettore del lavoro.

La struttura della casa era pronta: un segno maestoso di civilizzazione in un ambiente meraviglioso e selvaggio, forse più adatto ai grizzly che all’uomo, ma, va bene: sui gusti non si discute.

Ho provato una certa ammirazione, devo ammetterlo, ma poi, nella mia mente, ho avuto la visione di una serie di immagini, come quando su Google Maps i luoghi diventano sempre più definiti.

Urbino. Palazzo Ducale. Studiolo del Duca Federico da Montefeltro. Un ambiente minuscolo, quasi intimo, dove era solito ritirarsi un uomo di governo e di armi, ma anche un raffinato cultore dell’arte e della filosofia. Uno scrigno di legno, opera di artisti fiamminghi e dei migliori intarsiatori italiani del tempo: Baccio Pontelli, Sandro Botticelli, il giovane Donato Bramante, forse anche Melozzo da Forlì.

Le tarsie dello studio privato tolgono il fiato, non solo per la maestria pittorica con cui sono realizzati i soggetti, ma, specialmente per un’addetta ai lavori come me, per la raffinatezza degli accostamenti cromatici dei legni utilizzati e per gli effetti prospettici che dilatano le dimensioni dello spazio.

Per lo studiolo del Duca Federico ci sono voluti 3 anni di lavoro: dal 1473 al 1476. Eravamo in pieno Rinascimento. L’Italia era il faro del pensare e del fare nel mondo allora conosciuto, e i nostri artisti-artigiani i padri del moderno Made in Italy. Ecco, ho pensato allo studiolo e mi sono sentita molto orgogliosa di essere italiana e di continuare, nel mio piccolo, una tradizione di artigianato che si ispira con molta umiltà al principio dell’opera eseguita a regola d’arte.

Lo studiolo di Federico da Montefeltro - Immagine tratta da dizionaripiu.zanichelli.it Marina Bozzo Pavimenti in Legno | Bozzo Parquet Chiavari